Sniffano cocaina in metro a Milano

Questo video fa riferimento a un episodio avvenuto nei giorni scorsi sulla metro di Milano.
Come si può vedere distintamente nel video, i due ragazzi "stendono" le righe e in tutta tranquillità procedono ad assumerla, sniffando.
Questo tipo di azioni, ma sarebbe più giusto chiamarle esibizioni, sono una tendenza sempre più in voga tra i giovani.
La cocaina ha una reputazione sociale quasi inattaccabile, lo denota la reazione stessa degli altri passeggeri del vagone: solo quello che sta riprendendo in realtà fa qualcosa di concreto.
Se si fosse trattato di eroina, sarebbe stato lo stesso?
Da dove viene questa accettazione sociale verso una droga che tutti conoscono ma in pochi non sottovalutano?
Perché eroina e cocaina non sono viste allo stesso modo?
Qui il link al video pubblicato su milanotoday.it
Se ti sembra di riconoscerti, o riconosci questo comportamento in un tuo amico o familiare, chiamaci.

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GHB, GINA o LA DROGA DELLO STUPRO

A Gina piacciono le feste.

Si dice che con lei non ti puoi annoiare, ogni serata diventa magica.
Sembra anche che una volta che ci vai a letto tu non possa più tornare indietro, tanto è incredibile. È strano. È come se stare insieme a lei ti facesse perdere ogni timidezza, ogni imbarazzo, ogni controllo.

Gina è molto popolare tra i giovani, e conosce molte persone importanti.

Attenzione però, perché Gina è anche pericolosa.

Gina infatti è il nome con cui la chiamano i suoi amici, quello reale è acido-gamma-idrossibutirrico, detto anche Ghb o droga dello stupro.

Il Ghb ha avuto una distribuzione incontrollata nei periodi del lockdown, durante i quali veniva usata a condimento di festini e party privati a sfondo sessuale.

Il suo commercio avviene praticamente alla luce del sole perché parliamo di un composto usato ampiamente a livello industriale nei prodotti per le pulizie.

I rischi collegati sono molteplici, a partire dalle malattie sessualmente trasmissibili e dagli effetti( fortemente dannosi) del mix con vari alcolici.

È anche difficile da tracciare, poiché i classici test di screening non la rilevano e resta nell'organismo per un lasso di tempo estremamente breve.

Gina è seducente, ma non sottovalutarla perché se gliene dai l'occasione, ti rovinerà.
Se conosci qualcuno che potrebbe farne uso, non esitare a chiamarci.
Il servizio è anonimo e gratuito

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Potrebbe essere un'immagine raffigurante una o più persone, persone in piedi, spazio al chiuso e folla

Celebrità e dipendenza

Bradley Cooper ha parlato del suo passato nel Podcast Smartless, raccontando della sua lotta contro la dipendenza da droga e alcol:

"Erano i primi anni 2000 ed ero appena stato licenziato dalla serie Alias, non mi avevano confermato per la seconda stagione. Mi sentivo davvero perso, ed ero completamente dipendente dalla cocaina.

Mentre ero a Los Angeles per girare Alias mi sentivo come se fossi tornato al liceo. Ero totalmente depresso, la mia autostima era a zero, ed è andata avanti così per diverso tempo, prima che realizzassi di essere sulla strada sbagliata.”

L'attore ha raccontato anche un episodio risalente al 2004, quando un amico, passando di fronte alla sua abitazione, aveva notato che, sebbene fosse quasi sera, l'attore non aveva ancora portato fuori i suoi cani: "Quella è stata la prima volta che mi sono reso conto di avere un problema con la droga e l'alcol.”

Cooper aveva già parlato dei suoi problemi di dipendenza in una lunga intervista del 2013 in cui aveva affermato:

“Non bevo né mi drogo più. La sobrietà è una grande cosa. A un certo punto ho realizzato che proseguendo su quella strada mi sarei rovinato la vita."

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Mattarella in visita a Villa Maraini

Alla vigilia della Giornata internazionale delle Nazioni Unite contro l'abuso e il traffico illegale di droga (che ricorre questa domenica 26) ci piace sottolineare la visita odierna del Presidente Mattarella alla Fondazione Villa Maraini, Agenzia Nazionale della Croce Rossa Italiana per le dipendenze patologiche.
Durante la visita il Presidente Mattarella ha potuto conoscere la filosofia che anima da oltre 40 anni questo centro antidroga romano, e ascoltare la testimonianza di chi è in cura nella struttura e di chi, da ex-utilizzatore di sostanze, è diventato operatore sociale e salva vite in strada da overdose.
La presenza dello Stato mantiene alta l'attenzione sul tema e ci ricorda quanto sia importante intervenire soprattutto politicamente su un tema spinoso quanto frequente.
Cambiare è possibile insieme, solo se ognuno fa la sua parte, quella politica non è da meno.
Grazie Presidente!
Qui l'articolo completo sul sito Quirinale.it
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COME SO SE HO UNA DIPENDENZA?

Se la trovi utile, se pensi che abbiamo centrato il punto, condividi questa carta con i tuoi contatti, nei gruppi della Toscana di cui fai parte.
Potresti mettere in contatto con noi qualcuno che ancora non si rende conto di aver bisogno di aiuto.
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Dipendenza da smartphone

Una ricerca condotta negli Stati Uniti d’America su 2.097 proprietari di smartphone ha evidenziato che:
• Il 60% non fa trascorrere un’ora senza controllare lo smartphone almeno una volta;
• I giovani sono più coinvolti (63% degli uomini e il 73% delle donne tra i 18 e i 34 anni);
• Il 54% controlla lo smartphone a letto prima di dormire, appena sveglio e anche nel bel mezzo della notte;
• Il 40% controlla notifiche e aggiornamenti anche in bagno.
Il telefono fa parte della vita quotidiana delle persone, un’alta percentuale lo tiene con sé in orari notturni e in ambienti dove abitualmente si dovrebbe rispettare la privacy del singolo. A volte il legame emotivo con il proprio smartphone è talmente significativo da normalizzare anche comportamenti inappropriati, come dimenticare le buone maniere, violare la Legge e disattendere usi e costumi.
LO SMARTPHONE NON APPORTA SEMPRE BENESSERE
È possibile che l’attenzione si focalizzi sullo smartphone al punto da presentare caratteristiche cliniche e patologiche. Si possono manifestare sintomi comportamentali come il bisogno impellente e sempre maggiore di utilizzare lo smartphone e accedere alla rete, la riduzione dell’interesse per ciò che non è Internet, lo sviluppo off-line di ansia e agitazione come sintomi astinenziali e la necessità di accedere sempre più spesso e per periodi più lunghi cercando di contenere l’ansia per il mancato uso.
Ti riconosci in questa descrizione?
Hai sottovalutato la possibilità di avere una dipendenza da un oggetto e non da una sostanza?
Vuoi saperene di più?
CHIAMACI
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Rapina il negozio di suo genero e spende tutto alle slot machine

Rapina il negozio di suo genero e spende tutto alle slot machine.
Succede oggi a Giugliano in Campania, in provincia di Napoli, a un 57enne che per rapinare il negozio di detersivi del marito della figlia, si procura una pistola finta e la punta alla cassiera dell'esercizio.
I carabinieri lo hanno rintracciato in un centro scommesse, dove stava spendendo la somma intera, 400 euro, alle slot machine.
Del meccanismo per cui il negozio prescelto da quest'uomo, chiaramente affetto da una dipendenza da gioco d'azzardo, sia proprio quello del genero, non sappiamo molto.
Quello che però si evince bene da questa notizia di cronaca è quanto e come il disagio di un componente della famiglia con un problema simile finisca col toccare le vite di tutti quelli che gli sono vicino.
Non aspettare, quindi.
Se credi di avere un problema simile o se hai un amico o un familiare coinvolti in questo meccanismo, faccelo sapere.
Possiamo aiutarti a fare i primi passi per uscire dalla dipendenza e offrirti il supporto di un team di persone qualificate che sapranno ascoltarti ed essere di aiuto.
Il servizio è anonimo e gratuito ed è attivo su tutto il territorio della Toscana.
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La Relazione Annuale al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze 2022

Alla fine del mese di Giugno verrà rilasciata la Relazione Annuale al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze per il 2022, riportante i dati del 2021.
Interessante sarà vedere le variazioni rispetto allo scorso anno e come e la pandemia di Covid-19 abbia avuto ripercussioni sulle dipendenze.
Sarà nostra cura riportare qui tutti gli aggiornamenti del caso.
Per chi non avesse avuto modo di consultare la precedente Relazione vi inviamo il link Dipartimento per le politiche antidroga
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Geoverdose: la mappa della mortalità data da overdose

Nel post fissato in alto in questa pagina abbiamo ricevuto una pioggia di inquietanti commenti che tentano di scagionare la cocaina dalla sua cattiva nomea.
Chi fa raffronti con la cannabis, chi con l'eroina, chi addirittura scomoda gli psicofarmaci.
Ci sembra allora quantomai opportuno fornire un link che è un tentativo di utilizzare la rete internet al servizio della prevenzione da uso di droghe.
Basta inserire i parametri e si conosce in tempo reale quanti sono i morti vittime di quella sostanza.
Di droga, qualsiasi essa sia, si continua a morire
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LA DIPENDENZA CAMBIA IL MODO IN CUI VEDIAMO IL MONDO

Quando una persona sviluppa una dipendenza, la sostanza diventa l’unica cosa che conta.
Questo si riflette anche nel modo in cui i nostri occhi guardano, cercano, controllano, si muovono all’interno del nostro campo visivo. Cresce l’abilità nel trovare ciò che si vuole a tal punto che questo processo sfugge al controllo razionale.
Così i nostri occhi si sentiranno continuamente attratti da una forza “magnetica” che oscura tutto, eccetto quel bicchiere di vino, quel pacchetto di sigarette, quella slot machine, quella persona che sta sull’angolo della strada in disparte.
Come se queste cose fossero continuamente evidenziate da un’insegna che recita “Sono qui, ti aspetto”.
Una vera e propria distorsione della nostra vista.
Tornare a vedere è possibile, se lo si vuole.
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Potrebbe essere un'immagine raffigurante arredamento e spazio al chiuso