𝐋𝐀 ππ‘πŽππ€ππˆπ‹πˆπ“Γ€ πƒπˆ 𝐅𝐀𝐑𝐄 πŸ” 𝐀𝐋 π’π”ππ„π‘π„ππ€π‹πŽπ“π“πŽ È πŸπŸ‘ π•πŽπ‹π“π„ πˆππ…π„π‘πˆπŽπ‘π„ 𝐀𝐋𝐋𝐀 ππŽπ’π’πˆππˆπ‹πˆπ“Γ€ πƒπˆ 𝐄𝐒𝐒𝐄𝐑𝐄 π‚πŽπ‹ππˆπ“πŽ 𝐃𝐀 𝐔𝐍 π…π”π‹πŒπˆππ„

β€œSe si vuole giocare un paio di colonne del Superenalotto per divertimento, non c'Γ¨ nulla di male: basta sapere ciΓ² che si fa e rendersi conto che le probabilitΓ  di fare 6 sono 13 volte inferiori a quella di essere colpito da un fulmine" spiega il matematico e divulgatore Maurizio Codogno, autore di "Matematica in pausa caffΓ¨" (Codice).
Quanto Γ¨ probabile (o improbabile) il 6 al Superenalotto?
"Giocando una colonnina, la probabilitΓ  di azzeccare il 6 in una singola estrazione Γ¨ di 1 su 622.614.630. Supponiamo di giocare una colonna ad ogni estrazione: quindi 156 colonne in un anno (52 settimane x 3 estrazioni settimanali). Bene, la probabilitΓ  che in questo modo io in un anno faccia un "6" Γ¨ di circa 1 su 4 milioni: la probabilitΓ  che un asteroide di grandi dimensioni colpisca la Terra, sempre in un anno, Γ¨ il doppio, e la probabilitΓ  che io in un anno venga colpito da un fulmine Γ¨ ben 13 volte superiore".
Da matematico: secondo lei perché, nonostante il bottino pieno sia così improbabile, tanti non riescono a resistere alla tentazione del Superenalotto?
"Perché la matematica conta, sì, ma soprattutto dal punto di vista di chi ha progettato il gioco! Queste lotterie offrono una combinazione molto tentatrice tra la possibilità remotissima di vincere un premio enorme e delle probabilità non bassissime di vincere qualcosa. Nell'esempio di prima: giocando sempre una colonnina, in un anno ci si può aspettare più o meno una decina di piccolissime vincite, magari tutti 2, e quindi non più di 5 euro ciascuna. Ma comunque vincite. Da questo punto di vista, i Gratta e Vinci sono perfino peggio".
PerchΓ©?
"Se la probabilitΓ  di avere una vincita piccola Γ¨ abbastanza grande, come capita nel Gratta e Vinci, dove Γ¨ facile vincere esattamente la stessa somma che si Γ¨ giocata, si Γ¨ invogliati a rigiocare. Quindi quello che fanno le persone che studiano questi giochi Γ¨ complesso, perchΓ© bisogna al tempo stesso dare una speranza di guadagnare tanto (e in questo il Superenalotto Γ¨ il massimo) perΓ² bisogna anche dare una possibilitΓ  relativamente alta di una vincita molto piccola per invogliarti a continuare a giocare. Sul Superenalotto questa dinamica Γ¨ meno importante che nel Gratta e Vinci, ma comunque le probabilitΓ  di avere un qualsiasi premio sono 1 su 20, perchΓ© si vince anche con un "2". E quindi ti viene l'idea, dopo una di queste vincite, che magari sia iniziata la tua "striscia fortunata" (ma si tratta di un'idea illusoria, che non ha fondamento matematico o probabilistico)".
Ecco, ci faccia capire quali altri errori fa chi gioca ma non Γ¨ particolarmente addentro alla matematica.
"Beh, ad esempio il concetto di numeri "vicini" tra loro. Se nella sestina che ho giocato c'Γ¨ 30, 40, 50 e nella sestina estratta ci sono 30, 40, 49, io potrei pensare "Accidenti, ci sono andato vicino!". PerchΓ© considero 49 e 50 come numeri vicini. In realtΓ  dal punto di vista dell'estrazione 49 e 50 sono solo e soltanto numeri "diversi". La loro vicinanza (sempre dal punto di vista dell'estrazione) Γ¨ solo una mia illusione. PerchΓ© mi rifaccio a una "struttura" dei numeri che ho io nella mia testa, ma che non corrisponde alla realtΓ  matematica. PerΓ² questa idea di "esserci andato vicino" mi puΓ² spingere a rigiocare".
E i numeri ritardatari? Oltre che - come da lunga tradizione - al Lotto, c'Γ¨ anche chi ne tiene conto nel decidere le sue giocate per il Superenalotto.
"Da un punto di vista matematico, tutto il passato di un'estrazione Γ¨ come se non fosse mai esistito. Bisognerebbe comportarsi, da un punto di vista razionale, come se ogni volta si avesse di fronte una tabula rasa".
C'è chi segue da anni la strategia di giocare la stessa schedina, pensando che così avrà più probabilità di vincita, perché - è il ragionamento di queste persone - "prima o poi uscirà". È un ragionamento fondato?
"No, perché è l'equivalente dello sperare nei numeri ritardatari. Non c'è nessuna differenza rispetto allo giocare schedine ogni volta diverse. Però questo meccanismo si rinforza, una volta consolidato, perché se gioco sempre la stessa schedina poi potrei provare angoscia pensando che, se per un'estrazione mi astenessi dal giocare o giocassi una schedina diversa, magari potrebbe essere proprio quella la volta in cui la mia schedina abituale vince un premio. E così il rammarico sarebbe doppio".
Ma tutto sommato, un paio di euro non Γ¨ un prezzo accettabile per un sogno, per quanto pressochΓ© irrealizzabile?
"Matematicamente parlando si dice che la speranza di vincita, in questo gioco, Γ¨ negativa. Visto che il montepremi corrisponde al 60% delle entrate, ciΓ² significa che per ogni euro giocato si perdono 40 centesimi. E piΓΉ si gioca, piΓΉ si perde. Naturalmente chi vuole giocarsi qualche colonnina tanto per cullare un sogno, o anche solo per divertimento, non fa nulla di male, perΓ² basta essere consapevoli di quanto siano irrisorie le probabilitΓ  di vincita".
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